I nuovi requisiti dimensionali per le sedute da ufficio
Per garantire delle condizioni di lavoro idonee alla protezione e alla sicurezza degli utilizzatori finali bisogna produrre e commercializzare delle sedute da ufficio conformi ai principi ergonomici e a dei requisiti minimi prestazionali e di sicurezza, ovvero ai requisiti dimensionali.
I requisiti dimensionali
I requisiti dimensionali delle sedute sono definiti e descritti nella norma UNI EN 1335-1:2020 – Mobili per ufficio – Sedia da lavoro per ufficio – Parte 1: Dimensioni – Determinazione delle dimensioni, la cui ultima versione entrata in vigore nel settembre 2020, ha introdotto dei cambiamenti importanti.
La prima novità introdotta dalla norma riguarda il metodo della determinazione delle misure per il quale occorre prendere come riferimento la normativa ISO 24496:2017, adottata in ambito internazionale; tale standard tiene conto inoltre della spinta sullo schienale, simulando il peso di una persona seduta che si appoggia su di esso.
Un aspetto fondamentale per conciliare sicurezza e comodità dell’utilizzatore finale.
AX: un nuovo tipo di sedia
Un’ulteriore modifica rispetto alla precedente versione del 2000 riguarda l’introduzione di un nuovo tipo di sedia, la tipologia AX.
Esistono, dunque, quattro tipologie di sedute (AX, A, B e C).
La seduta di tipo AX riesce a coprire, a differenza alle altre tipologie, una fascia più ampia di popolazione.
L’AX prevede maggiori possibilità di regolazione in termine di profondità ed altezza del sedile e distanza massima dallo schienale al bordo anteriore dei braccioli.
Le quattro Appendici
All’interno della nuova versione esistono quattro Appendici.
L’Appendice A che include una spiegazione dell’importanza delle diverse regolazioni di sedute. L’Appendice B fornisce un esempio di come interpretare il prospetto dei requisiti dimensionali; le dimensioni del poggiacollo e del poggiatesta sono indicate nell’Appendice C; infine l’Appendice D contiene l’incertezza di misurazione.
Inoltre, la UNI EN 1335-1:2020, norma recepita a livello nazionale, insieme alla UNI EN 1335-2:2018, viene usata come standard di riferimento per la determinazione della conformità al D.Lgs. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.