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Come cambieranno le nostre case una volta terminata la pandemia di coronavirus?

La vita dopo l’epidemia di Covid-19 non sarà più la stessa di prima, siamo tutti in attesa di un nuovo inizio e tutti dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e le nostre abitudini per far si che si possa iniziare la fase due senza gravi ricadute.

Alcune previsioni sono più ottimiste di altre ma quasi tutti concordano sul fatto che nonostante questo evento non abbia precedenti, l’umanità troverà la forza per riprendersi.

I valori cambieranno, le nostre vite e abitudini cambieranno e anche le nostre case verranno influenzate da tutti questi cambiamenti.

Ecco 7 previsioni di cambiamento che potrebbero verificarsi:

Case spaziose e non più piccoli appartamenti

Nelle grandi città come Milano i grattacieli sono stati progettati per organizzare quante più persone possibili in un unico posto. La salute e l’igiene non sono state prese in considerazione.
In tempi di pandemia, è necessario ridurre il contatto con tutto ciò che viene utilizzato negli edifici a più piani: ascensore, pulsanti dell’ascensore, maniglie delle porte, superfici e soprattutto i vicini.
Dopo questo periodo di autoisolamento forzato, spesso senza balcone o terrazza tutti vorremmo disperatamente avere una casa, anche piccola, ma con un cortile e una terrazza dove poter prendere una boccata d’aria.
Da sempre la funzione principale della casa è quella di garantire la sicurezza, venivano quindi costruite in posizioni rialzate e fortificate.
Oggi le persone hanno bisogno di una casa in grado di assicurare efficacemente l’isolamento sociale, che permetta loro di stare al riparo da virus e infezioni .
Probabilmente l’urbanizzazione si vedrà costretta a fare un passo indietro e a cedere il passo ad un ritorno ai piccoli villaggi e periferie delle città.

Si ai Rifugi, No agli open-space

Ognuno di noi in questo periodo si è reso conto che i film sulla fine del mondo non sembrano più così fantastici. Dopo l’assalto ai supermercati per la paura di rimanere senza approvvigionamenti, La maggior parte di noi ha immaginato e desiderato di avere una casa con all’interno un rifugio dove poter tenere una scorta di cibo e di acqua, in modo da essere preparati nel caso di un’altra pandemia o catastrofe naturale.
Un’altra tendenza a cui oggi vorremmo dire addio è quella degli spazi open space con ingresso, soggiorno, sala da pranzo e cucina uniti. L’ottimale sarebbe avere una zona di ingresso separata in modo da poter lasciare le scarpe, i vestiti e gli effetti personali, che sono stati all’esterno e quindi maggiormente esposti ad un rischio di contagio in una zona sicura dover verranno lavati, evitando di trasportare lo sporco nelle zone più intime della casa.

Energia e acqua autosufficienti

Gli edifici del futuro saranno sempre più indipendenti ed autosufficienti, saranno dotati di autonomo approvvigionamento idrico e riscaldamento. I pozzi geotermici stanno già avendo molta popolarità. Oltre all’acqua possono parzialmente fornire una casa con riscaldamento.
Ovviamente le altre fonti di riscaldamento autonome da avere come rete di sicurezza le conosciamo bene: stufe, camini, caldaia a combustibile solido, generatore di combustibile, pannelli solari.
Le mini-stazioni autonome che generano energia alternativa diventeranno realtà.
L’obiettivo sarà l’indipendenza dal mondo esterno, riducendo al massimo i rischi in caso di arresto completo.
Internet via satellite è attualmente un servizio costoso e scomodo, accessibile solo a determinate persone e organizzazioni come quelle militari. In futuro gli sviluppi per uso civile saranno accelerati, offrendoci un accesso molto rapido a Internet.

Pulizia e Sanificazione

Per sentirsi più sicure e protette le persone che potranno permetterselo saranno disposte a pagare per sistemi di filtraggio necessari per installare un pozzo al sicuro dalla penetrazione di virus e batteri.
I produttori di sistemi di casa intelligente faranno un ulteriore passo avanti, i loro programmi non controlleranno solo la temperatura dell’aria in casa, ma anche la sua qualità e se necessario la puliranno automaticamente. In questo modo l’aria dall’esterno sarà filtrata e sanificata.
Per i più esigenti saranno costruite delle stanze di pulizia con distributori antisettici. Attraversare questo spazio sarà l’unico modo in casa per consegne ed ospiti. Inoltre ci si potrà dotare di lampada che genera radiazioni ultraviolette in grado di uccidere organismi nocivi come virus e batteri.

Agricoltura e giardini

Ci sarà un boom di giardini sui balconi e di giardini interni, come di hanno sempre detto i nostri nonni e come abbiamo potuto verificare noi stessi durante questo periodo stressante il giardinaggio è un’attività estremamente rilassante. È infatti dimostrato come l’interazione fisica con le piante e con il verde faccia bene alla nostra salute psico-fisica.
Oltre a produrre cibo, i giardini interni possono garantire ossigeno. La tendenza dei phytowalls esiste già da qualche anno ma potrebbe tornare di moda.

Stop alla produzione di massa

Dopo 2 mesi di quarantena il cielo della Cina ha cambiato colore, finalmente il livello di inquinamento è diminuito lasciando l’aria pulita.
Anche qui in Europa la natura ha ripreso il suo corso, gli animali sono tornati a vivere in zone inusuali, abitate e solitamente trafficate.

Ci sono molte altre scoperte che faremo, auspichiamo un nuovo mondo capace di guardare alle cose che davvero contano. Ci saranno meno oggetti e verranno scelti con responsabilità badando bene all’impatto ambientale e sociale che la loro produzione ha avuto.

Un nuovo ufficio a casa

Dopo il lock down ci saranno persone che scalpiteranno per tornare in ufficio ed incontrare i colleghi mentre altre non vorranno tornare in ufficio.
Verrà prestata maggiore attenzione al lavoro da casa.
A casa L’organizzazione spaziale cambierà, il nostro posto di lavoro non sarà più un tavolo di ripiego diventato una scrivania per l’occasione con una lampada e con una sedia da ufficio di fortuna relegato da qualche parte nell’angolo del soggiorno o sotto le scale.
Sarà una stanza dedicata esclusivamente all’ufficio, completamente separata dalle altre stanze con possibilmente grandi finestre, tende oscuranti e mobili confortevoli. L’ufficio dovrà essere tecnicamente attrezzato, insonorizzato e dotato di una buona connessione ad internet e di Wi-Fi.
La sedia sarà confortevole ed ergonomica in grado di preservare la salute del lavoratore che, molto spesso, si vedrà costretto a lavorare di più e stando dunque seduto per più di 8 ore al giorno.
La seduta ideale che abbiamo pensato per i vostri uffici è Juke, una poltrona progettata per fornire i massimi standard in termini di ergonomia e comfort.

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