Il banco da lavoro è uno strumento assolutamente essenziale per tutte le realtà produttive. Al di sopra di esso vengono svolti tutti i montaggi, a partire dal più semplice, fino al più complesso.
Esistono molti tipi di banco da lavoro, diversi tra loro perché destinati a montaggi di vario tipo, ma tutti accomunati da alcune specifiche caratteristiche. Vediamo brevemente, quindi, come devono essere questi banchi da lavoro.
Le caratteristiche imprescindibili di un banco da lavoro sono: la solidità, la robustezza, la durata nel tempo, la resistenza ai vari stress subiti e la capacità di sorreggere pesi importanti.
Un buon banco da lavoro deve essere dotato di un’ampia superficie, che permetta di contenere tutti gli strumenti di cui necessita il suo utilizzatore e che gli consenta di operare in totale tranquillità.
Oggi, però, vogliamo parlare di una specifica nicchia di banchi da lavoro, ovvero di quelli per il settore elettronico, i banchi da lavoro antistatici. Questi ultimi sono dei banchi dovranno rispettare delle richieste ancora più specifiche.
Banchi da lavoro antistatici per l’elettronica
Tutti quei banchi sopra i quali vengono maneggiate componenti elettroniche, devono far sì che queste ultime non vengano danneggiate dalle scariche elettrostatiche, così come l’operatore. Come si fa ad evitare che ciò accada?
Per fare ciò, il tavolo deve essere in grado di scaricare direttamente a terra le cariche elettrostatiche ed evitarne la formazione.
Le due componenti principali sono la struttura e il piano di lavoro. La struttura deve essere verniciata a polveri statico dissipative, mentre il piano deve essere collegato a terra mediante un nodo di terra.
Un nodo di terra, per intenderci, è la corsia preferenziale attraverso cui far fluire le cariche elettrostatiche ed evitare che passino attraverso il corpo umano o le attrezzature da esso utilizzate.
Il resto della postazione antistatica
Abbiamo visto l’importanza dei banchi da lavoro antistatici, ma sappiamo benissimo che non basta solo quello per completare una vera e propria postazione da lavoro antistatica.
Infatti, un’altra importante componente della postazione da lavoro antistatica, è la seduta che andrà posizionata davanti al banco; seduta che dovrà anch’essa rispettare determinate caratteristiche ed essere costruita secondo precisi standard.
Grendene, attraverso la sua linea di prodotti Gref, mira ad offrire una soluzione a questo “problema”. La linea Gref comprende ben 3 serie di sedie e sgabelli antistatici da lavoro: la serie Work, la serie Comfort e la serie Ergonomy.
Le serie Work e Comfort si propongono più come sedie e sgabelli da lavoro, con la speciale caratteristica di essere antistatiche, mentre la serie Ergonomy è la più elaborata delle tre, tanto che queste sedie sono delle vere e proprie poltroncine ergonomiche, come quelle da ufficio, per intenderci, ma anche loro con il “plus” di essere antistatiche.
Se vogliamo trovare loro una collocazione, si potrebbe dire che le Work e le Comfort sono più indicate per un reparto produttivo, dove l’operatore è molto più dinamico; mentre le Ergonomy sono più adatte ad un laboratorio, dove l’operatore compie operazioni più statiche.
Anche per quanto riguarda le finiture delle sedie antistatiche, Grendene si impegna nell’offrire soluzioni diversificate. Proprio come per le normali sedie e sgabelli da lavoro, ci sono le versioni imbottite e rivestite in tessuto o ecopelle, oppure la versione con sedile e schienale in poliuretano.
Qui possiamo vedere la sedia antistatica mod. Gref 245 in poliuretano e lo sgabello ergonomico antistatico mod. Gref 270 in tessuto.
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